A chi spetta l’obbligo della manutenzione?
Per garantire il buon funzionamento e la sicurezza dell’impianto l’obbligo della manutenzione spetta al proprietario dell’impianto termico, oppure all’inquilino qualora si tratti di persona diversa dal proprietario.
Qualora si tratti di condomini la manutenzione è di competenza dell’amministratore per edifici dotati di impianti termici centralizzati, oppure ad un “terzo responsabile” comunque indicato dal proprietario.
Perché il cronotermostato non segna più niente?
Se il cronotermostato della caldaia non funziona, potrebbe essere necessario sostituire le batterie di alimentazione, che potrebbero essersi esaurite. Se dopo la sostituzione delle pile il cronotermostato continua a non funzionare, telefonaci per concordare l'intervento di un nostro tecnico.
Ogni quanto va fatta la manutenzione di una caldaia di potenza >35 kW?
La manutenzione delle caldaie con potenza superiore a 35 kW va effettuata ogni anno, contestualmente all'analisi di combustione. Al termine della manutenzione la durata del bollino della caldaia sarà di 2 anni, a partire dal 1° Agosto successivo.
La manutenzione della caldaia è obbligatoria?
Certamente: la mancata manutenzione da parte di chi ne è responsabile rischia di essere sanzionata da € 500,00 fino a € 3000,00.
È necessario tenere il libretto d'impianto?
Sì, il cliente è tenuto a conservare il libretto dell'impianto. La mancanza del libretto di centrale o impianto può essere sanzionata con multe da € 100,00 a € 600,00 in caso di verifica da parte della Provincia.
Cos’è il rendimento della caldaia?
Per rendimento di una caldaia si intende il rapporto tra la potenza termica convenzionale e la potenza termica del focolare.
Cosa significa caldaia ad alto rendimento?
Una caldaia ad alto rendimento è una caldaia che garantisce un rendimento a regime pari o superiore al 90%: lo stabilisce la Legge nr. 9 del 1991, rispetto alla quale oggi sono stati fatti notevoli passi avanti dal punto di vista tecnologico. Ecco perché è bene considerare anche il rendimento a potenza/carico ridotto per stabilire la resa della caldaia, in quanto la caldaia funziona prevalentemente a potenza ridotta durante il corso della giornata. Le caldaie di nuova generazione, e in particolare le caldaie a condensazione, hanno un rendimento a potenza ridotta notevolmente superiore a quelle di solo qualche anno fa.
Qual è la caldaia con il miglior rendimento?
Il tipo di caldaia che garantisce il migliore rendimento è la caldaia a condensazione, in quanto – a differenza delle caldaie tradizionali – è in grado di recuperare il calore dei fumi di combustione.
Come funziona una caldaia a condensazione?
La caldaia a condensazione rappresenta la più recente evoluzione nel campo dei generatori di calore, finalizzata alla riduzione dei consumi. Rispetto alle caldaie tradizionali, che generano calore per combustione e scaricano all’esterno mediante la canna fumaria sia i fumi di scarico sia il vapore acqueo, le caldaie a condensazione sfruttano il calore della combustione per reimpiegarlo, cedendo all’impianto di riscaldamento il calore latente recuperato.
Il potere calorifico indica il calore che viene reso disponibile dalla combustione in questi apparecchi.
Cosa sono le caldaie a incasso?
Le caldaie a incasso sono particolari modelli di caldaia che permettono di installare la caldaia all’interno delle mura dell’edificio, anziché a vista all’interno dell’abitazione o su terrazzi. In questo modo la caldaia scompare alla vista e viene inserita in un armadio di protezione dotato di un’anta di chiusura che si integra alla perfezione nella parete, ospitando anche le tubazioni degli impianti di riscaldamento, acqua e gas.
Com’è lo scarico fumi delle caldaie a condensazione?
I fumi delle caldaie a condensazioni hanno una temperatura decisamente inferiore rispetto a quelli delle caldaie tradizionali, superando raramente i 70° C. Di conseguenza le caldaie a condensazione richiedono canne fumarie speciali che sfruttano per l’espulsione dei fumi il ventilatore dell’apparecchio. Le caldaie a condensazione Vaillant impiegano condotti di scarico con diametro 80 millimetri e lunghezza massima 45 metri, inseribili in canne fumarie già esistenti senza alcun rifacimento del camino, senza mai perdere potenza.
Responsabile dell’impianto di riscaldamento autonomo: chi è?
Viene individuato come responsabile di impianto il proprietario dell’impianto o l’occupante, o in alternativa un terzo responsabile.
Quando è obbligatoria l’apertura di ventilazione?
L’apertura di ventilazione ha come scopo quello di fornire un afflusso di aria pari o superiore a quella impiegata dalla combustione del gas. L’apertura di ventilazione è obbligatoria in tutti i locali in cui vengono installati apparecchi a gas di tipo A, di tipo B o apparecchi di cottura.
Come sfiatare i termosifoni?
La presenza di aria nei tubi dei termosifoni può provocare rumori e perdita di efficienza nella distribuzione del calore: i termosifoni tendono in questi casi a rimanere tiepidi, oppure caldi alla base e freddi in alto. In tali situazioni è opportuno effettuare lo sfiatamento dei termosifoni a parete: per farlo è sufficiente aprire le valvole dei radiatori, utilizzando se necessario l’apposita chiave, con lentezza e non completamente per fare uscire l’aria presente nei tubi. Quando l’acqua del riscaldamento inizierà a gocciolare dalla valvola sarà possibile richiuderla. L’operazione di sfiatamento dei termosifoni deve essere effettuata con l’impianto di riscaldamento spento e con i tubi e radiatori freddi, dopodiché è possibile riaccendere l’impianto e verificare se i termosifoni scaldano correttamente.
Come funziona il climatizzatore?
I climatizzatori Vaillant utilizzano come gas refrigerante il gas frigorifero R410A, il più efficiente sul mercato, atossico, privo di cloro e non infiammabile. Il climatizzatore sfrutta le leggi della termodinamica per prelevare calore dall’ambiente interno mediante l’unità interna (l’apparecchio installato all’interno della casa) e cederlo all’esterno: nell’unità esterna il gas, dopo aver ceduto calore, si espande e si raffredda per poi tornare all’unità interna e ricominciare il processo, con il risultato di rinfrescare l’ambiente interno. Il climatizzatore, oltre a raffrescare, effettua anche la deumidificazione dell’ambiente, togliendo umidità per cederla all’esterno attraverso il tubo di scarico della condensa.
Cosa sono i climatizzatori on/off?
I climatizzatori on/off sono le tipologie di climatizzatori tradizionali, che funzionano proprio come un comune frigorifero attivandosi quando la temperatura interna all’ambiente supera di tot gradi il livello di temperatura impostata e poi spegnendosi quando ha riportato la temperatura al livello desiderato, alternando quindi continui periodi di attivazione e disattivazione che però non rappresentano la migliore soluzione per l’efficienza energetica.
Cos’è il climatizzatore inverter?
I climatizzatori con tecnologia inverter offrono alcuni importanti vantaggi rispetto ai condizionatori tradizionali on/off, a condizione che la macchina sia dimensionata adeguatamente per l’ambiente in cui opera. L’inverter permette di modulare la potenza della macchina mantenendo la temperatura impostata senza picchi di consumo ma mantenendo un regime minimo. Questo si traduce in risparmio energetico (calcolabile in circa il 30% in meno di consumi di energia elettrica su 8 ore di accensione), raggiungimento della temperatura desiderata in breve tempo, silenziosità del condizionatore e nessun picco di temperatura. I condizionatori Vaillant utilizzano la tecnologia inverter DC, che offre performance migliori rispetto gli inverter AC.
Qual è la classe energetica dei climatizzatori?
I climatizzatori possono essere classificati in base alla classe di efficienza energetica (o classe di consumo energetico) secondo i parametri fissati dall’Unione Europea, che indica il rapporto tra energia consumata ed energia resa. I climatizzatori più efficienti sono quelli di classe A, mentre quelli delle classi inferiori – fino alla G – consumano di più a parità di resa energetica. I climatizzatori doppia classe A sono quei climatizzatori con pompa di calore che sono certificati classe A in raffrescamento (EER) e classe A in riscaldamento (COP).
Cosa sono le sigle EER e COP?
EER (Energy Efficiency Ratio) è l’indice di efficienza energetica di un climatizzatore nel funzionamento a freddo: è il rapporto tra energia resa e energia consumata, più è alto più il climatizzatore è efficiente. I climatizzatori di classe A hanno EER superiore a 3,20.
COP (Coefficient Of Performance) è il coefficiente di prestazione che misura l’efficienza delle pompe di calore: è il rapporto tra energia resa e energia consumata, più è alto più la pompa di calore è efficiente. Le pompe di calore di classe A hanno COP superiore a 3,60.
Climatizzatori a pompa di calore: cosa sono?
Un climatizzatore a pompa di calore è un climatizzatore che oltre a rinfrescare gli ambienti è in grado anche di riscaldarli. Questo è possibile attraverso l’inversione del ciclo frigorifero, rilasciando all’interno il calore prodotto dalla macchina. I climatizzatori in pompa di calore possono essere di tipo inverter e di tipo on/off.
È necessario ricaricare il gas del climatizzatore?
No. La manutenzione dei climatizzatori non prevede la sostituzione o ricarica del gas, che circola in un circuito chiuso, ma soltanto la verifica di eventuali perdite in tale circuito: in assenza di perdite, l’impianto di climatizzazione non si scarica mai.